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Mancata pulizia del climatizzatore: quali sanzioni per privati e aziende? 

Ecco cosa si rischia per la mancata pulizia del climatizzatore negli uffici e in casa 

Lavorare durante l’estate in ufficio ma anche all’interno delle proprie mura domestiche può rivelarsi particolarmente complicato senza l’utilizzo di un condizionatore che rinfreschi l’ambiente. Una temperatura fresca e gradevole permette infatti di svolgere le proprie mansioni più agevolmente, senza dover sudare e fare i conti con l’afa che rischia di mettere a dura prova il proprio fisico, rendendo difficile concentrarsi sui compiti da eseguire. Ma quali sono le regole da rispettare per l’utilizzo degli impianti di raffrescamento ed è vero che la mancata pulizia del climatizzatore può comportare delle sanzioni? 

In questo articolo proveremo a rispondere a questa domanda spiegando anche le differenze tra aziende e privati. 

Sanificazione del climatizzatore: quali sono gli obblighi per le aziende 

La prima e più importante norma in materia è contenuta nel decreto-legge n. 81 dell’aprile 2008, noto anche come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, il quale impone l’obbligo della sanificazione dei condizionatori ogni due anni. Al fine di salvaguardare il personale, gli impianti di climatizzazione devono essere sottoposti a un regolare controllo e a una pulizia periodica. 

Al contrario, la mancata pulizia del climatizzatore può costare sanzioni fino a 3.000 euro. 

La mancata pulizia del climatizzatore prevede sanzioni anche per i privati? 

La mancata pulizia del climatizzatore installato all’interno delle mura domestiche può portare innanzitutto a un eccessivo consumo di energia ma anche al malfunzionamento dell’apparecchio, fino al rischio di circolazione di aria poco salubre e potenzialmente dannosa per la nostra salute. 

In particolare, l’obbligo di manutenzione dei condizionatori in ambito domestico sussiste per i climatizzatori con potenza termica superiore ai 12 kW, ogni due o quattro anni, a seconda della tipologia. La normativa, a questo proposito, stabilisce sanzioni che vanno da un minimo di 500 € a un massimo di 3.000 € per i proprietari dell’abitazione negligenti. 

Ogni quanto bisogna eseguire la manutenzione del condizionatore? 

Un parametro di riferimento per determinare la frequenza dell’obbligo di manutenzione dei climatizzatori ed evitare le sanzioni riguarda la capacità di refrigerazione. Ad esempio, se l’unità contiene meno di tre chilogrammi di refrigerante, allora la manutenzione non è obbligatoria. Tra i 3 kg e i 30 kg va eseguita annualmente, ogni sei mesi tra i 30 kg e i 300 kg, ogni tre mesi per gli impianti sopra i 300 kg. 

Cosa prevede la manutenzione ordinaria del climatizzatore 

Una manutenzione ordinaria permette di ottenere il meglio delle prestazioni dal tuo impianto, assicurandoti così benefici in termini di risparmio energetico ed economico, ridurre il rischio di guasti e a generare un minore impatto ambientale, oltre a scongiurare le sanzioni. 

Nello specifico consiste nella pulizia interna ed esterna dell’apparecchio, nella pulizia dei filtri e delle lamiere dell’unità. Al contrario, la manutenzione straordinaria viene eseguita in caso di un malfunzionamento o di problemi di varia natura, come ad esempio il ristagno o la perdita dell’acqua. 

A chi affidarsi per la pulizia del climatizzatore 

Per evitare che, a causa della mancata pulizia del climatizzatore, si incorra in sanzioni, occorre affidarsi a un professionista esperto e in possesso di tutte le certificazioni necessarie.  

Tra i tanti servizi offerti, noi di Condizionatori Roma ci occupiamo di tutte le attività necessarie a garantire una perfetta sanificazione e un ottimale funzionamento degli apparecchi in uffici, aziende, abitazioni private. 

Vantiamo una lunga esperienza nella vendita e nell’assistenza, operando su tutto il territorio di Roma e garantendo un supporto 7 giorni su 7. Assicuriamo l’installazione degli impianti entro 24 ore e offriamo un supporto per l’accesso alle detrazioni fiscali e alle agevolazioni, oltre alla possibilità di dilazionare i pagamenti con rate a tasso zero.