3 Ottobre 2022 Meglio riscaldamento con condizionatori o termosifoni per risparmiare?
Conviene di più il riscaldamento con condizionatori o i termosifoni?
Quando si pensa a un impianto di riscaldamento per la casa, la prima cosa che viene in mente è la classica caldaia associata ai termosifoni o caloriferi.
Questo sistema è ampiamente diffuso, ma non è l’unico possibile: infatti, un’ottima alternativa è rappresentata dai condizionatori a pompa di calore, che permettono di riscaldare efficacemente la casa in inverno.
A questo punto ti starai chiedendo: è meglio ricorrere al riscaldamento con condizionatori o termosifoni?
Prima di acquistare un apparecchio è importante conoscere i consumi di entrambi i sistemi, per trovare il giusto equilibrio tra comfort e risparmio. Vediamo, allora, quali sono le variabili che influiscono sui costi in bolletta.
Quanto si spende per tenere accesi i termosifoni?
Se vivi in una casa grande, difficile da scaldare, sai bene quanto possa pesare il consumo dei termosifoni a fine mese. Si tratta di una spesa inevitabile, destinata ad aumentare se lavori in smart working o se hai l’esigenza di avere un ambiente più caldo per i tuoi bambini o per gli anziani.
Se stai cercando una risposta esatta alla domanda: “quanto consumano i termosifoni?”, sappi che non è possibile rispondere con precisione, perché i costi dipendono da diversi parametri. Tra questi, ricordiamo:
- il modello di caldaia;
- il costo del gas al metro cubo;
- il tempo di accensione;
- la grandezza dell’ambiente da riscaldare;
- la temperatura del riscaldamento;
- le abitudini di consumo.
Tuttavia, possiamo provare a fare una stima prendendo in considerazione i consumi di un appartamento di 100 metri quadrati: per riscaldare un’abitazione di questo tipo sono necessarie 4.500 calorie, che corrispondono a 5,23 kWh. Considerando che il prezzo dell’energia elettrica, oggi nel mercato tutelato, è pari a 0,276 €/kWh, basterà moltiplicare tale costo per 5,23 kWh e si otterrà la cifra di 1,44 euro che indica il costo orario.
Questi costi possono essere contenuti se si ricorre a una caldaia a condensazione di ultima generazione, che permette di recuperare gran parte del calore disperso della caldaia tradizionale.
Oppure è possibile utilizzare un condizionatore a pompa di calore, detto anche climatizzatore. A quanto ammonta il consumo del climatizzatore per riscaldare? Vediamo subito se riscaldarsi con il condizionatore permette di risparmiare o meno.
Quanto consuma un condizionatore per riscaldare casa?
Il condizionatore, generalmente adoperato per rinfrescare gli ambienti, può essere usato anche per la produzione di aria calda, a patto che sia un modello con tecnologia a pompa di calore (la maggior parte dei prodotti in commercio adotta questo sistema).
L’impianto è composto da diversi elementi, ovvero un’unità esterna che integra un compressore e un motore che alimenta una ventola; e da uno o più split da installare in punti strategici dentro casa per la diffusione dell’aria climatizzata. Il sistema sfrutta il cambiamento di stato di un particolare gas refrigerante per rimuovere o cedere calore all’ambiente domestico. Così facendo è possibile abbassare la temperatura d’estate oppure produrre un adeguato riscaldamento nei mesi più freddi.
Quindi, conviene scaldarsi con il climatizzatore? Proviamo a fare una stima dei consumi di un condizionatore utilizzato per il riscaldamento.
Supponiamo di avere tre condizionatori in tre ambienti diversi, ciascuno da 400 watt, pari a un consumo di 1,2 kW l’ora: se il condizionatore viene acceso 8 ore al giorno, dobbiamo moltiplicare questa cifra con 1,2 kW l’ora, e avremo un consumo di 9,6 kW al giorno. Moltiplichiamo questo dato con 0,276 €/kWh, ovvero il costo orario di 1 watt, e otterremo 2,64 euro, pari al costo giornaliero dell’utilizzo di un condizionatore.
Il condizionatore, quindi, presenta molti vantaggi rispetto ai termosifoni, non soltanto in termini di consumi. Vediamoli nel dettaglio.
Riscaldamento con condizionatore: ecco perché si risparmia sul gas
Analizzando il consumo medio del riscaldamento con condizionatori o termosifoni, è evidente che sostituire i termosifoni con i condizionatori risulta estremamente conveniente sul lungo periodo. Inoltre, benché i condizionatori moderni di classe A +++ abbiano un costo iniziale elevato, è possibile ammortizzare l’investimento in breve tempo grazie ai risparmi energetici.
Sicuramente, uno dei vantaggi principali del condizionatore sta nel fatto che non ha bisogno di manutenzione. Non c’è bisogno di effettuare bollino blu o di decalcificare il bruciatore. Un condizionatore può funzionare tranquillamente per vent’anni, l’importante è non dimenticare mai la pulizia dei filtri.
Inoltre, il condizionatore è in grado di scaldare velocemente anche ambienti di grandi dimensioni. Una stanza alimentata da un condizionatore fa molto presto a riscaldarsi. In 10 minuti, infatti, è possibile raggiungere la temperatura desiderata anche in aree molto fredde.
Infine, i nuovi condizionatori a controllo remoto permettono anche di regolare accensione e spegnimento attraverso internet. Possiamo quindi avere la casa calda proprio come avviene con il cronotermostato di una caldaia, che è programmabile a proprio piacimento.
Riscaldare casa senza termosifoni? Rivolgiti a Domus Daikin!
Adesso che conosci i consumi del riscaldamento con condizionatori o termosifoni, non ti resta che affidarti a un professionista del settore.
Passare a un sistema di riscaldamento di classe A, è la soluzione migliore per ottimizzare il risparmio energetico. L’acquisto continua a essere conveniente anche per tutto il 2022: sono state infatti confermate le agevolazioni fiscali previste dall’Ecobonus per chi desidera sostituire la caldaia o il condizionatore. Questi incentivi permettono di:
- ottenere una detrazione fiscale fino al 65% sulle spese sostenute;
- richiedere uno sconto immediato in fattura.
Ora che sai se preferire il riscaldamento con condizionatori o termosifoni, contattaci per ricevere ulteriori informazioni e tagliare subito i costi in bolletta!